Il messaggio dell’Arcivescovo di Gorizia, Mons. Radaelli, in occasione del Ramadan

 

 

 

In occasione dell’inizio del mese di Ramadan, l’Arcivescovo di Gorizia, Mons. Radaelli, ha inviato una lettera ai fedeli musulmani che pubblichiamo integralmente

Care sorelle e fratelli musulmani,

a nome dei fedeli della Arcidiocesi di Gorizia, sono lieto di presentarvi gli auguri fraterni per un mese di Ramadan ricco di benedizioni e crescita spirituale. Digiuno, preghiera, elemosina, ci avvicinano a Dio Onnipotente nostro Creatore e a tutti coloro con i quali viviamo e lavoriamo, aiutandoci a continuare il cammino sulla strada della fraternità, costruendo insieme la città dell’amore, della quale ognuno è parte.

Quest’anno, l’inizio del mese sacro del Ramadan, si colloca per i cristiani nel tempo di Grazia della Quaresima; ancora di più allora ci possiamo sentire tutti chiamati a “camminare insieme”, convertendo i nostri cuori a Dio e al servizio di tutti i fratelli in umanità, specialmente dei più poveri.

Come scrive Papa Francesco: “Il culto a Dio, sincero e umile, porta non alla discriminazione, all’odio e alla violenza, ma al rispetto per la sacralità della vita, al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e all’amorevole impegno per il benessere di tutti” (Fratelli Tutti, 3 ottobre 2020, n. 283).

Noi, cristiani e musulmani, siamo chiamati a essere portatori di speranza per la vita presente e futura, e testimoni, costruttori di questa speranza specialmente per coloro che vivono difficoltà e disperazione.

Come segno di vicinanza spirituale, vi assicuriamo i migliori auguri di un mese di Ramadan sereno. Possiate godere delle abbondanti benedizioni dell’Onnipotente.

Carlo Roberto Maria Redaelli

Arcivescovo di Gorizia

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