Festival dell’acqua – il programma di domenica 19 maggio (giornata finale)

Il Festival dell’Acqua arriva domenica 19 maggio al termine, con un’ultima giornata intensissima, che accoglie esperienze, talk e un grande “dittico” finale, che lascia aperto lo sguardo sulla sostenibilità.

Eccovi gli appuntamenti previsti per la giornata.

Ore 10.00, Idrovora Sacchetti

Visita guidata all’Idrovora Sacchetti e al Museo Digitale della Bonifica

In collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia

Prenotazione obbligatoria su acquafestival.it (max 30 persone)

 

Ore 11.00, Sala Delbianco

Il Lido di Staranzano e l’Area Natura 2000

Incontro con Pierpaolo Zanchetta (Servizio Biodiversità Regione FVG) ed Emiliano Biasutto (Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia)

Il Lido di Staranzano è un’area protetta dalla Rete Europea Natura 2000, che tutela il valore naturalistico e la biodiversità di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie di flora e fauna di interesse comunitario. Le aree umide e litoranee del Lido di Staranzano e delle zone circostanti rappresentano un vero e proprio unicum, per la salvaguardia del quale la conservazione e lo sviluppo devono convivere nel segno della sostenibilità.

Ore 12.00, Sala Delbianco

Lagunando – Viaggio tra storia, ambiente e gastronomia delle lagune di Bibione-Caorle, Marano e Grado

Con Antonio Boemo (giornalista e scrittore), Aurelio Zentilin (biologo marino), Elena Zuppichin (Assessore

alla Cultura del Comune di San Michele al Tagliamento)

Conduce Roberto Covaz

Dalla laguna di Caorle-Bibione a quelle di Marano e Grado: un interessante percorso fra storie, tradizioni, paesaggi e curiosità culinarie, guidati da tre profondi e appassionati divulgatori. Una proposta culturale e turistica per scoprire i tesori a due passi da casa.

Ore 16.00, Sala Delbianco

Legambiente per l’acqua: storie di cittadinanza attiva a tutela delle risorse idriche

Incontro con Stefania Di Vito (Ufficio Scientifico Legambiente) e Michele Tonzar (Legambiente Monfalcone)

“Non abbiamo bisogno di più acqua da usare, abbiamo bisogno di usarne meno, e meglio”. Sono le parole di Stefania Di Vito, dal 2013 nell’Ufficio Scientifico nazionale di Legambiente, impegnata nelle diverse attività legate alla tutela delle risorse idriche (campagne di monitoraggio e sensibilizzazione, percorsi di ricerca) e alla problematica dei rifiuti dispersi nel mare.

Il cambiamento climatico, e la conseguente crisi idrica, esigono un’accelerazione nel cambiare il modo di gestire questa preziosa risorsa. Eppure lo spreco di acqua potabile dovuto alle perdite degli acquedotti continua. Legambiente illustra le sue buone pratiche in materia.

Ore 17.30, Sala Delbianco

Storia, geografia e applicazioni tecniche di “M’illumino di meno”

Incontro con Massimo Cirri, autore e voce di “Caterpillar” (Rai Radio 2)

11.558.832: è il numero delle persone che hanno aderito all’edizione 2024 di “M’illumino di meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili ideata nel 2005 da Rai Radio 2 con la trasmissione “Caterpillar”, che si celebra ogni anno il 16 febbraio per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

L’iniziativa ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, fra le tante prestigiose adesioni, anche quelle della Corte Costituzionale, dell’Ambasciata italiana a Londra e della Sorbona di Parigi.

Massimo Cirri, anima e voce di “Caterpillar”, si addentra nei meandri di questo straordinario esperimento di cittadinanza attiva.

Ore 20.00, Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo

L’altro mondo – Piccole storie di cambiamento

Dall’omonimo libro di Fabio Deotto

Con Daniele Ronco e Luigi Saravo

Produzione Mulino ad Arte

A chiudere la seconda edizione del Festival dell’Acqua è lo spettacolo L’altro mondo – Piccole storie di cambiamento, tratto dall’omonimo libro di Fabio Deotto, che ha viaggiato per due anni, da un estremo all’altro del mondo, raccogliendo testimonianze sulla crisi climatica.

Supportato dal CNR, che attiva i propri presidi per individuare le specifiche criticità dei singoli territori, lo spettacolo utilizza il format del “teatro a pedali”: una performance a impatto ambientale zero, che alimenta la scena con un sistema di co-generazione elettrica azionato da una serie di biciclette collegate a un impianto di accumulo. Il pubblico pedala, prima e durante lo spettacolo, contribuendo alla sua auto-sostenibilità.

 

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