Oggi, 21 febbraio, si festeggia la Giornata della lingua madre

 

La Giornata della lingua madre (in bengalese ভাষা আন্দোলন দিবস, Bhasha Andolôn Dibôs), detta anche Giornata della lingua di Stato o Giornata dei Martiri della lingua (in bengalese শহীদ দিবস, Shôhid Dibôs), è una ricorrenza nazionale del Bangladesh, celebrata con cadenza annuale il 21 febbraio.

La festa rende omaggio al movimento per la lingua bengalese e ai suoi martiri, che lottarono per il riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale del Bangladesh, caduti nel corso delle proteste duramente represse dal governo dell’allora Dominion del Pakistan. La ricorrenza è un’occasione per lo svolgimento di seminari e dibattiti per la promozione del bengalese come lingua di Stato del Bangladesh.

A seguito della spartizione dell’India nel 1947, il neoformato Dominion del Pakistan contava 69 milioni di abitanti, di cui la maggioranza (44 milioni) risiedevano nel Bengala orientale, una provincia geograficamente disconnessa dal territorio della capitale. Ciò nondimeno, erano persone del Pakistan occidentale a detenere il controllo del governo, dei servizi civili e dell’esercito.

Nel 1947 un vertice nazionale sull’istruzione tenutosi a Karachi giunse a una risoluzione in cui si raccomandava l’urdu come unica lingua di Stato e l’uso esclusivo di questa lingua nei media e nelle scuole. In risposta, sorsero movimenti di opposizione e protesta; studenti di Dhaka manifestarono sotto la guida di Abul Kashem, segretario dell’organizzazione culturale islamica bengalese Tamaddun Majlish. Nel corso di un incontro, si stabilì che il bengalese avrebbe dovuto assurgere a lingua ufficiale del Dominion del Pakistan, al pari dell’urdu, e che spettasse al bengalese, e non all’urdu, il ruolo di lingua primaria dell’istruzione nel Bengala orientale.

Tuttavia, la Commissione pachistana per il servizio pubblico rimosse unilateralmente il bengalese dall’elenco delle materie approvate, nonché dalle banconote e dai francobolli. Il ministro dell’Istruzione centrale Fazlur Rahman mise inoltre in atto dei provvedimenti per rendere l’urdu l’unica lingua di Stato del Dominion del Pakistan.

Disordini pubblici si diffusero nel Bengala e molti studenti bengalesi accorsero all’Università di Dhaka l’8 dicembre 1947 per richiedere formalmente l’ufficializzazione della lingua bengalese; la protesta studentesca diede vita a processioni e manifestazioni. Il movimento linguistico contribuì così a diffondere tra la popolazione del Bengala orientale (poi chiamato Pakistan orientale) l’idea di un’identità nazionale a sé stante, distinta dal resto del Pakistan (poi chiamato Pakistan occidentale).

Alle nove di mattina del 21 febbraio 1952 alcuni studenti si diedero convegno presso le sedi dell’Università di Dhaka, sfidando così la Sezione 144 del codice penale pachistano, che legiferava sui casi di assemblea illegale. Il vicerettore dell’università e altri funzionari erano presenti sul posto mentre poliziotti armati circondavano l’ateneo. Alle 11,15 gli studenti si diressero verso il cancello dell’università e tentarono di rompere il blocco della polizia; in risposta, gli agenti lanciarono lacrimogeni verso il cancello per avvertire gli studenti.

Un gruppo di studenti si diresse al Dhaka Medical College, mentre altri si mossero verso le sedi dell’università inseguiti dagli agenti. Il vicerettore ordinò allora alla polizia il cessate il fuoco e chiese agli studenti di lasciare l’area. Mentre alcuni studenti tentavano di andarsene, la polizia eseguì degli arresti sulla base della violazione della Sezione 144. Adirati per gli arresti, gli studenti si riunirono attorno all’edificio dell’Assemblea legislativa del Bengala Orientale: serrando la strada ai legislatori, chiesero che le loro istanze fossero presentate in sede d’assemblea. Allorché un gruppo di studenti tentò l’irruzione nell’edificio, gli agenti di polizia aprirono il fuoco e freddarono un gruppo di manifestanti, tra cui Abdus Salam, Rafiq Uddin Ahmed, Abul Barkat e Abdul Jabbar.

Quando la voce dell’eccidio si sparse, scoppiarono tumulti e disordini in tutta la città. I negozi e gli uffici vennero chiusi, i trasporti pubblici interrotti e scoppiò uno sciopero generale. All’assemblea sei legislatori, tra cui Manoranjan Dhar, Boshontokumar Das, Shamsuddin Ahmed e Dhirendranath Datta, invitarono il primo ministro pachistano Nurul Amin a far visita agli studenti ospedalizzati feriti e chiesero all’assemblea d’interrompere i lavori in segno di lutto. La mozione fu sostenuta da alcuni dei membri, tra cui Maulana Abdur Rashid Tarkabagish, Shorfuddin Ahmed, Shamsuddin Ahmed Khondokar e Mosihuddin Ahmed; Nurul Amin, invece, espresse il suo diniego di fronte alle richieste.

La giornata internazionale della lingua madre è una celebrazione indetta dall’UNESCO per il 21 febbraio di ogni anno per promuovere la madrelingua, la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo. Istituita nel 1999, viene celebrata dal 2000; nel 2007 è stata riconosciuta dall’Assemblea generale dell’ONU, contemporaneamente alla proclamazione del 2008 come Anno internazionale delle lingue.

Masum Rouf

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