Ma dove vai bellezza in bicicletta? Di rotatorie, sottopassi e punti più a Nord


Presto ci sarà la grande inaugurazione (mi dicono che costerà molto) del famoso “Punto Più a Nord del Mediterraneo”, ovvero la gradonata sul canale Valentinis. Siccome mi sono rigirato il progetto tra mouse e tastiera varie volte, mi sono posto alcuni quesiti:

  1. sarà sufficiente il tunnel ciclo-pedonale che passa sotto alla rotatoria per contenere la massa degli operai-ciclisti che quotidianamente raggiungono il cantiere e, successivamente, le loro case?
  2. al di la di quanto previsto nelle tavole di progetto che finora ho potuto visionare, sono stati previsti anche passaggi a raso in prossimità della rotatoria? Se si, si è tenuto conto di quanto possano essere pericolosi?
  3. se per i fortunati panzanini non sarà difficile raggiungere la famosa gradonata, sia a piedi che in bici, cosa succederà per chi arriverà dalla parte nord della città, oltre Viale Verdi e Via Colombo?

Come è noto a chi ha letto quanto ho più volte scritto anche su queste pagine, ritengo sciagurata la scelta di non eliminare il cavo di Terna e tagliare quindi il secondo ramo del percorso ciclopedonale sotterraneo, ovvero quello che doveva condurre al porticciolo.

Avrebbe consentito infatti un, sia pur non semplicissimo, collegamento di gran parte della centro urbano con quel pezzettino di mare che raggiunge la città.

Ma non mi sono accontentato, ho voluto immaginare i ciclisti che ad opere concluse (non facciamo previsioni) vorranno raggiungere il battello per viaggiare fino a Trieste, giungendo alla rotatoria da Viale San Marco.

Nell’immagine che potete osservare ho riportato i percorsi ciclabili in sede propria (tratto continuo), in galleria (tratteggio largo) e gli attraversamenti ciclopedonali a raso (delle carreggiate percorse dal traffico automobilistico). Sembra abbastanza chiaro che non si è voluto unire il porticciolo alla città e così sarà per decine di anni ormai!

Bene, anzi malissimo, credo che durante le fasi progettuali molti pensieri siano stati rivolti alla grottesca narrazione del “Punto più a Nord …” che sull’effettiva funzionalità del sistema. Ed il risultato sarà tra un po’ sotto gli occhi di tutti.

Ovviamente dopo l’inaugurazione, che si farà pochi giorni prima delle Europee!

Massimo Schiavo

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