Di questa storia infinita ve ne avevamo parlato qui.
Finalmente la maggioranza che governa la città che ha dato i natali al punto più a nord del Mediterraneo ha pensato bene di porre un limite all’attività di controllo che il Regolamento riserva all’opposizione.
Una magnifica lezione di democrazia. Al contrario però.
Come già sapete, da mesi l’opposizione sta cercando di convocare la VI Commissione (dedicata al controllo e garanzia dell’attività dell’Ente e delle partecipate e presieduta da un Consigliere di minoranza) anche per audire i vertici di ISA che vi ricordiamo essere la partecipata finita agli onori della cronaca per le muscolari e mascoline esibizioni del Sindaco e della Giunta.
Le convocazioni vengono regolarmente negate accampando ogni possibile motivazione, che di volta in volta viene smontata nel merito, poi, giunta al limite estremo e avendo finito le idee, la maggioranza pensa bene, come ultima spiaggia, di cambiare il Regolamento del Consiglio comunale.
Quindi, da mercoledì prossimo 19 luglio, quando il Consiglio approverà detto cambiamento a maggioranza (silenziosa e accondiscendente come sempre), il Presidente della VI Commissione dovrà chiedere all’Assessore competente di convocare le persone esterne informate dei fatti, e l’Assessore lo farà, ma solo qualora lo “ritenga necessario”.
Bravi, eh!?!
Per spiegarvelo a prova di bambino potremmo assistere, cioè, a una scena del genere:
Luogo: VI Commissione
Presidente: “Assessore dovremmo convocare Tizio Caio per verificare l’operato della Giunta.”
Assessore: “No, guardi: non lo ritengo necessario. Non convoco nessuno”.
Sipario, fine della scena e della democrazia, quella poca che ci era rimasta ancora a Monfalcone, punto pìù a nord (forse) del Mediterraneo (noi ve lo ricordiamo sempre, che sia mai che qualcuno abbia dimenticato di ripeterlo oggi).