Riceviamo dai consiglieri di opposizione a Monfalcone e volentieri pubblichiamo
Leggiamo con preoccupazione la delibera n.191 del 19 giugno in cui la Giunta annulla la delibera n.173 del 6 giugno di affidamento legale per un pre contenzioso con Ausir e Isa Ambiente per “valutare in via preliminare soluzioni conciliative idonee ad evitare la lite giudiziale, ferma restando la necessità, laddove l’attività precontenziosa non sortisse esito alcuno, di avviare un’azione legale, per la tutela e difesa degli interessi dell’Ente” e la successiva delibera n.192 in cui negli stesso giorno si riaffida alla stessa legale un incarico “per l’assistenza giuridica e specialistica stragiudiziale, riferita al procedimento amministrativo, finalizzato al raggiungimento dell’intesa con l’amministratore unico della società ISA Ambiente srl” questa volta senza atti e nomi secretati.
Nonostante le sollecitazioni ancora non conosciamo i contenuti della delibera 173 , ora annullata, vista la difficoltà ad avere da parte dell’Ente in tempi ragionevoli i documenti richiesti.
Il termine fissato dei trenta giorni infatti riguarda il termine ultimo per un normale cittadino ma non per i consiglieri che dovrebbero svolgere un ruolo di controllo, lo stesso problema di cui si lamenta l’amministrazione nei confronti di Isa Ambiente, ironia della sorte.
Succede però che intanto che si aspettano i documenti, con un colpo di scena, la giunta annulla la sua stessa delibera, con, guarda caso, gli stessi presenti nella seduta in cui veniva approvata.
Sono gli stessi componenti infatti che in precedenza hanno votato la delibera di affidamento a sostenere testualmente che “Considerato che l’oggetto, il preambolo, ed il dispositivo della deliberazione non corrispondono alle attività e alle motivazioni con cui il comune di Monfalcone intendeva conferire mandato ad un avvocato“. Insomma dopo 13 giorni di imbarazzanti capriole e dirette social durante i quali l’opposizione ha cercato di accedere agli atti per le vie democratiche, non con un inusuale passaggio per l’ufficio della sindaca, 13 giorni in cui i comuni, anche di centro destra, hanno fatto quadrato su una delle poche aziende ancora tutte pubbliche, isolando di fatto il Comune di Monfalcone, appare una delibera di quello che potrebbe sembrare un dietrofront che ci fa pensare che forse sia ancora più necessario sentire gli attori invitati alla commissione che ci è stata negata.
A tal proposito vale la pena ricordare come non sia mai stata negata una commissione consiliare durante i governi di centrosinistra, dopo questa delibera crediamo che ci sia un maggior bisogno di trasparenza da parte della politica.
Il regolamento prevede che venga ascoltato nelle commissioni chiunque può portare informazioni necessarie ad approfondire le problematiche è ora che su questa questione si convochi una commissione ad hoc, se non vogliono convocare quella dell’opposizione che convochino quella sull’ambiente con i vertici di Isa e Ausir.
Cristiana Morsolin
Lucia Giurissa
Davide Strukelj
Bhuiyan Sani
Paolo Frisenna
Alessandro Saullo