Un messaggio dalla Redazione

Cari lettori,

come ve ne sarete accorti, il Monfalconese non pubblica da un po’.

Non pubblica da circa un mese, e precisamente da quando il voto di una parte di monfalconesi (magari anche di quelli che rientrano fra il nostro migliaio di followers) ha deciso che la città doveva continuare a venir governata da un’amministrazione di destra.

E siccome siamo sempre stati chiari e limpidi nei vostri confronti, vi confessiamo che i risultati ci hanno fatto riflettere un bel po’.

Ci siamo fatti tante domande, ci siamo chiesti se avremmo potuto fare di meglio, se questi due anni di lavoro ne siano valsi veramente la pena. Ci siamo chiesti se le millecinquecento copie distribuite ogni mese in città venivano veramente lette. Ci siamo chiesti se i più di duecento articoli pubblicati fra cartaceo e digitale siano veramente arrivati ai cuori di voi lettori.

Oppure sono stati semplicemente delle letture leggere, che non hanno lasciato nessuno spunto utile di riflessione.

Ci siamo chiesti se mille e più followers della nostra pagina siano veramente followers che condividono i nostri pensieri e i nostri principi o siano dei semplici curiosi.

La Redazione si è incontrata, ne abbiamo parlato, certo, ma non ancora abbastanza.

Abbiamo ancora bisogno di un po’ di tempo per capire dove vogliamo andare e soprattutto dove vogliamo portare il Monfalconese.

Ad oggi non sappiamo ancora come e se il Monfalconese continuerà la sua corsa. La decisione dipenderà da molte cose.

L’unica cosa che sappiamo al momento è che sicuramente c’è necessità di una riorganizzazione che ci porterà su nuove strade. Su quali, ancora non lo sappiamo.

Ci tenevamo a farvelo sapere e scusateci se non lo abbiamo fatto prima, ma i nostri cuori hanno bisogno di tempo per guarire.

Grazie a tutti e a presto

La Redazione

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Riscriviamo la narrazione della città

 

 

La democrazia si basa su alcuni pilastri fondamentali, uno dei quali ovviamente è il voto dei cittadini che in questo modo esprimono il krateo (comando) del dêmos (popolo). L’esercizio del voto però, da solo, non è sufficiente per esprimere compiutamente la volontà popolare. È necessario che il voto sia espresso in modo libero, privo di condizionamenti, consapevole e informato. …

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Come andrà a finire? (e buon Carnevale a tutti!)

Perché è questo che molti si chiedono in questi giorni: chi sarà eletto sindaco e quali saranno gli equilibri nel nuovo Consiglio Comunale? Già immagino i titoli delle locandine: se vince il centrosinistra scriveranno che ha perso il centrodestra? Se vince Moretti, scriveranno che ha perso la Cisint (ops! che ha perso il Fasan)? …

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L’amore per una città… che nel 2043 potrebbe avere 36 mila abitanti

 

Ognuno ama a modo suo, anche se in questo mondo la libertà di amare è spesso condizionata da chi dall’alto del proprio trono vuole imporre dogmi e unilateralità. L’amore è un sentimento che non può essere etichettato, inquadrato, circoscritto, è emozionale e a volte anche razionale, il classico mitologico scontro tra dionisiaco e apollineo che anche a Monfalcone ha avuto il suo essere e divenire. …

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La medicina

Monfalcone è una città Fincantieri-dipendente che ha come conseguenze lo sfruttamento dei lavoratori, il mancato riconoscimento salariale, il mancato rispetto di diritti come gli spogliatoi, i costi sociali scaricati sul territorio e rapporti di forza impari nello scontro di classe.

Da alcuni anni la grande industria detta la condotta alla politica locale, applicando la linea del Governo Meloni: “non disturbare chi produce”. A livello locale ciò si è tradotto nelle giravolte a vuoto sulla centrale A2a, nei silenzi sui 670 tecnici Fincantieri, sui 2700 posti spogliatoio che dovevano essere consegnati a settembre 2021, sui soldi dei risarcimenti regalati ai responsabili delle morti per amianto, arrivando allo stravolgimento della responsabilità dell’azienda sulle morti indicandola nel materiale, il tutto scolpito nel marmo. …

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