Nella foto Marco Pacini protagonista della serata del 22 luglio
Dopo le giornate del 18 e 19 luglio, la rassegna prosegue lunedì 22 luglio, alle ore 20.45 in Corte Marco d’Aviano con Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia: questo il titolo del libro di Marco Pacini, che l’autore presenta a dialogo con Fabio Turchini e propone una riflessione sull’ecologia e sul pianeta.
Dopo il successo di Pensare la fine, Marco Pacini ci invita a interpretare ed estendere un’interpretazione del futuro dell’ambiente oltre i confini delle “scienze dure” per approdare al campo delle scienze sociali. La Zona critica mette a fuoco anche fenomeni e processi sociali, economici, politici: un teatro dell’interscambio, della complessità, della simbiosi, delle catastrofi e dell’equilibrio, ma soprattutto delle metamorfosi. Marco Pacini, giornalista, è stato caporedattore del settimanale L’Espresso fino al 2020 e caporedattore centrale del Il Piccolo di Trieste. Ha già pubblicato Epocalisse (2018) e Pensare la fine (2022). Attualmente fa parte della redazione della rivista filosofica aut aut e fa parte della giuria del Premio Terzani. Fabio Turchini insegna Etica della Comunicazione all’ABAUD di Udine ed è membro del Comitato di San Floriano (Mostra Internazionale di Illegio).
Martedì 23 luglio è la volta una riflessione sui Balcani (con un ricordo della tragedia di Mostar, documentato da Piero Pieri), del racconto della vita nelle carceri (Mauro Pescio con il suo Io ero il milanese in veste teatrale, il 24 luglio), di risorse energetiche (Roberto Kersevan, il 26 luglio) e di lavoro, diritti e caporalato (Michele Guerra, il 27 luglio).
Protagonisti del palinsesto musicale tre firme fra le più amate e anti-mainstream dello scenario dei cantautori italiani che parlano alle nuove generazioni.
Come segnalato precedentemente, nell’Arena del Castello arrivano: giovedì 25 luglio, Motta nel suo tour estivo, già affollatissimo nella stagione invernale, de La musica è finita (con un Dj Set di Rachele Bastreghi dei Baustelle come opening act), tutto a ingresso libero.
Venerdì 26 luglio, Colapesce Dimartino e il loro nuovo, dissacrante album Lux Eterna Beach (opening act: Filippo Graziani) e sabato 27 luglio Fulminacci che propone il suo Infinito + 1, dove ironia e sensibilità convergono in brillanti esperimenti sonori e di linguaggio.
Le serate hanno inizio alle 20.45 con gli opening act e i concerti a seguire.
Vi ricordiamo che Onde Mediterranee si chiuderà con l’intensa giornata dedicata a Giulio Regeni, cui la manifestazione è dedicata dal 2016. Tra gli ospiti del 2024, insieme ai genitori di Giulio, Paola e Claudio e all’avvocata Ballerini ci saranno Beppe Giulietti, Matteo Macor, Andrea Pennacchi (da remoto) e alcuni altri celebri nomi in via di definizione.
A latere di Onde Mediterranee – il 25 luglio – inaugura l’installazione sonora River chants della filmaker e regista triestina Ana Shametaj e dell’artista Giuditta Vendrame alla Galleria Spazzapan: l’operazione, della quale il Festival è partner, è resa possibile da ERPAC FVG e GO! 2025, unitamente alla Galleria ospite.
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